martedì 21 febbraio 2012

Intervista a Chiara Pradella

Login (Edizioni Il Foglio) è un romanzo che tratta una delle tante possibilità che internet offre alle giovani ragazze, e cioè l’opportunità di vendersi via webcam. Un fenomeno che va crescendo di anno in anno, che porta soldi facili e immediati, e così, al momento di pagare la retta universitaria o la borsa di Gucci, si ricorre a questo metodo.
Nel libro scritto da Chiara Pradella, Germano Pettarin, Enzo D’amico, ci troviamo nei panni di Flavia, una studentessa modello che ha una paghetta basata sui voti, ma che comunque non gli permette le spese folli della nuova migliore amica, Efri. Ma, mano a mano che l’amicizia cresce, le strade si incrociano e il destino si accomuna…
Nel 2010 Login ha ricevuto una menzione speciale della giuria al primo Holden: Spietato ritratto di una giovane generazione in bilico tra sogni, ambizioni, paure, sentimenti e solitudine. Una generazione a cui il mondo di internet pare promettere la soluzione a ogni problema. In rete puoi essere chi vuoi e fare ciò che voi perché al minimo problema basta sloggarsi… Linguaggio semplice, immediato, adatto proprio a un target giovane. Un testo che vuol essere per i giovani un monito a non cadere nelle innumerevoli trappole della rete e per i genitori un invito a essere più presenti nella vita dei loro figli.
Di seguito un’intervista alla ventunenne Chiara Pradella:
Da dove è nata l’idea di Login?
L’idea di Login è nata dal mio coautore Germano Pettarin, ispirato dalle vicende di attualità che già ad inizio anno prosperavano per il prodenonese/trevigiano. Articoli di quotidiani che parlavano di ragazze disposte a spogliarsi per ricevere un po’ di soldi da spendere in ricariche, vestiti firmati… Giovani vogliose di bruciare un po’ di tappe per diventare grandi, per sentirsi importanti. Tutto questo materiale raccolto, insieme alla vita quotidiana passata nelle classi (Germano è un professore alle superiori che io ho frequentato) ci ha spinto a mettere nero su bianco quanto stava accadendo, per far capire i giovani come sia pericoloso anche un semplice “gioco” via web… Come una semplice “ragazzata” possa addirittura costare la vita.
Il target del vostro romanzo è quello giovanile, è una cosa che avevate previsto durante la stesura del testo?
Sì, abbiamo scelto di scrivere un romanzo breve e spigliato per venire incontro ai ragazzi, che a volte non si dimostrano molto amanti della lettura. Ma anche di ambientarlo proprio nel loro mondo, fatto di camere da letto colorate, da chiudere a chiave all’arrivo dei genitori, di bar e pub, di negozi del centro e istituti scolastici. Tuttavia, il nostro intento è anche quello di consigliare il testo ai genitori e agli adulti, perchè possano capire mglio le dinamiche del mondo giovanile e i loro rischi.
Come si fa a scrivere un libro in tre e che rapporto hai con gli altri due autori?
Si può se c’è una grande amicizia e un grande rispetto reciproco! In questo caso la collaborazione diventa splendida, e ogni giornata di incontro per la stesura del romanzo diventa una scusa per andare a farsi due chiacchiere al bar e ridere insieme! Il grosso del lavoro l’abbiamo fatto io e Germano: lui ha steso l’idea del racconto e io l’ho aiutato ad assemblarlo, approfondendone le descrizioni, mentre l’amico Enzo ha avuto il ruolo di giudice e supervisore, nonchè consigliere ufficiale e “filtro” delle nostre idee!
Avete avuto una menzione speciale al Premio Letterario Giovane Holden, raccontaci come è andata.
Ahia, mi prendi impreparata! Sinceramente non conosco bene questo premio, perchè vivendo in una piccola cittadina di provincia non arrivano molto le notizie del “grande mondo esterno”… ti posso dire che noi abbiamo provato a mandare il nostro manoscritto e il risultato di una menzione speciale ci ha fatto sicuramente molto piacere. Ci hanno detto che il Premio Letterario Giovane Holden è molto importante, per cui non possiamo far altro che essere soddisfatti del nostro risultato e ringraziare la giuria.
Che rapporto hai con la scrittura?
Adoro scrivere! Scrivere è come sognare, per me. Come respirare, forse. Sono una che non sta mai zitta, mai ferma… Amo sempre buttare giù i miei pensieri, le mie emozioni. Cosa scrivo? Di tutto! Dalla lista della spesa a romanzi di pagine e pagine, anche se ultimamente mi sto dedicando ai testi delle canzoni. Da brava artista non ho un momento speciale della giornata in cui scrivere… Però quando arriva l’ispirazione lascio tutto e mi rifugio in un qualsiasi angolo con un foglio di carta e una penna. Il computer viene dopo.
Progetti futuri?
Tanti, tanti sogni! Sicuramente con Germano ed Enzo l’idea è quella di pensare ad un seguito per Login, ma mi piacerebbe anche rimettermi sulla scena semplicemente come Chiara P., per mettermi di nuovo alla prova. Il primo libro, infatti, l’ho pubblicato a 15 anni, si chiama Non pettino più le bambole della casa editrice Biblioteca dell’Immagine. E poi, chissà? Un programma televisivo dove portare il nostro Login non mi dispiacerebbe! Un bel dibattito alla Maurizio Costanzo… Non si sa mai. Stelle in cielo ce ne sono tante… Magari qualche desiderio si realizzerà (Sorride).

Login
Autori: Chiara Pradella, Germano Pettarin, Enzo D’amico
Casa Editrice: Il Foglio, 2010
Pagine: 110
Prezzo: 12 €


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