martedì 21 febbraio 2012

“I diritti imprescrittibili del lettore” by Daniel Pennac

Mi sono sempre sembrati scontati, ma, visto che un’amica mi rompe le scatole siccome non finisco tutti i libri che inizio a leggere, li pubblico.
  1. Il diritto di non leggere
  2. Il diritto di saltare le pagine
  3. Il diritto di non finire il libro
  4. Il diritto di rileggere
  5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
  6. Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
  7. Il diritto di leggere ovunque
  8. Il diritto di spizzicare
  9. Il diritto di leggere ad alta voce
  10. Il diritto di tacere
Daniel Pennac è autore, oltre che di libri per bambini, di romanzi e di una simpatica “coda” narrativo-teatrale, tutti centrati sulla figura di Benjamin Malaussène, di professione capro espiatorio: Il paradiso degli orchi, La fata carabina, La prosivendola, Signor Malaussène e Ultime notizie dalla famiglia tutti pubblicati da Feltrinelli. Nel 1999 è uscito inoltre, sempre da Feltrinelli, il suo ultimo romanzo La passione secondo Therese che narra le ultime vicende della famiglia Malaussène.
Da più di vent’anni insegna francese in un liceo parigino e da questo osservatorio ha potuto misurare la progressiva disaffezione alla lettura da parte delle ultime generazioni.
Nel saggio Come un romanzo (da cui sono tratti i dieci diritti del lettore) Pennac affronta dal duplice punto di vista di romanziere e professore, il problema di come si possa stimolare i giovani – e in genere tutti coloro che avvertono l’oggetto libro come un macigno indebitamente e immeritatamente posato sul loro comodino – non tanto alla lettura in sè e per sè quanto al piacere di essa, cercando di riproporre i libri come complici, come amici attraverso i quali si ampliano i propri orizzonti e si costruiscono mondi inediti. Un libro intelligente e spassoso che aiuta a ricordare che il tempo della lettura, così come il tempo dell’amore, dilata il tempo della vita.

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