lunedì 16 luglio 2012

Le nostre assenze

Un ulteriore passo in avanti da parte di Naspini con il suo nuovo romanzo, Le nostre assenze. E’ un piacere vedere l’abilità dell’autore migliorare, farsi precisa e pungente nonostante avrebbe potuto crogiolarsi nel successo ottenuto con I Cariolanti. Sacha Naspini si dimostra diverso e per questo decide di complicarsi la vita: Le nostre assenze è tutt’altra cosa rispetto al thriller I sassi (Il Foglio Letterario), il particolare e originale Cento per cento (Perdisa) e ovviamente il già citato I Cariolanti (sempre per Elliot), con il quale però conserva alcune similitudini come la quantomai strana passione per i pertugi, meglio se stretti e angusti. I protagonisti del romanzo che ha decretato il successo dell’autore vivevano in una fossa, quelli di questo una fossa la scavano, disseppellendo una tomba etrusca.
Protagonista de Le nostre assenze è il legame particolare che si instaura tra un bambino talmente cattivo da maltrattare il suo migliore amico, invece così povero da vivere tra fango e polvere ed essere costretto a indossare i vestiti smessi del compare o bussare puntualmente alla sua porta per riuscire a riempire la pancia quanto basta per sopravvivere. La scoperta di una tomba etrusca potrebbe rendere entrambi ricchi e aprire al sogno di andarsene in America, terra dei sogni e delle libertà. Il proverbiale fulmine a ciel sereno destinato a saldare o distruggere per sempre la strana amicizia.
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L’evento è, nell’economia della narrazione, punto di svolta e giro di boa, dato che il libro prende tutta un’altra piega: emergono le passioni dell’autore toscano (tra le quali da sottolineare la boxe) e viene impressa grande accelerazione alla crescita dei personaggi, come se da un momento all’altro avessero subito un dritto e un rovescio. La freschezza de Le nostre assenze sta anche nel fatto che, probabilmente per la prima volta, Naspini, come dichiarato da lui stesso alla trasmissione Fahrenheit, ha inserito nella trama ricordi d’infanzia, principalmente riguardanti i nonni. Ma è l’umore generale del testo a colpire maggiormente: in questo senso l’autore è molto bravo nel saper restituire le sensazioni e le emozioni, che da letterarie divengono reali, sulla pelle del lettore, di una vita pervasa da fantasmi e rammarichi.
La spirale delle splendida copertina è quasi un manifesto: difficile uscirne una volta intrapresa la lettura. Una spirale che è quasi un tornado pronto a sconvolgere le vite dei protagonisti e qualche assolato pomeriggio dei lettori. Da leggere.
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Le nostre assenze
Autore: Sacha Naspini
Casa editrice: Elliot, 2012
Collana: Scatti
Pagine: 190
Prezzo: 16,00 €

In origini questo articolo l'avevo scritto per http://www.fuorilemura.com/2012/06/18/naspini-torna-in-libreria-con-un-romanzo-da-leggere-tutto-dun-fiato/

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