mercoledì 12 settembre 2012

Il bed & breakfast dove gli alieni vanno in vacanza

Salani editore quest'anno ha deciso di farmi spendere più di qualche soldo, e infatti almeno una volta a settimana trovo un titolo che vorrei avere nella mia libreria. Oggi questo titolo è Il bambimo che si arrampicò fino alla luna di David Almond, che ora non posso comprare perché uscirà domani, l'altro giorno era l'esordio letterario di Clete Barrett Smith, Alieni in vacanza, di cui vi parlerò perché è uscito una decina di giorni fa e quindi ho fatto in tempo a leggermi qualche pagina.

Mi dite come fate a non innamorarvi della cover qui a sinistra? Un ragazzino piantato lì sulla stradina, immobile, con un valigia in mano che viene osservato da degli esseri curvi e dalle strane forme che magari dietro quelle finestre se la sghignazzano. E poi la mezzaluna sorridente con la scritta The Intergalactic Bed & Breakfast e la scritta Alieni in vacanza  che alla lontana mi ricorda i Piccoli Brividi. Tutto davvero bello a parte, forse, la scritta romanzo che non ritengo necessaria, ma vabbè, è secondaria. Comunque ringrazio i grafici Salani o chi ha effettuato la scelta di mantenere la copertina originale senza ridisegnarla.

Ma la prima cosa che mi ha catturato è stato il titolo, Alieni in vacanza, che all'inizio la copertina non l'avevo nemmeno vista! Poi sono andato a leggere la seguente trama, et voilà, volevo il libro: Scrub farebbe qualsiasi cosa piuttosto che passare un'estate intera a dare una mano alla nonna, in un posto fuori dal mondo senza Internet né cellulare, amici o allenamenti di basket. Il suo entusiasmo, già sotto le scarpe, precipita se possibile ancora più in basso quando scopre che l'albergo gestito dalla nonna, l'Intergalactic Bed & Breakfast, trabocca di arredi fantascientifici ed è frequentato da turisti a dir poco bizzarri. All'ennesima quotidiana stranezza, la nonna è costretta a rivelare a Scrub la verità: il suo albergo ospita solo turisti alieni, che si teletrasportano sulla Terra, esclusivissima meta di villeggiatura, per trascorrere le proprie vacanze mimetizzati tra gli esseri umani. Naturalmente l'affare deve restare segreto, ma non tutti nel vicinato si fanno i fatti loro e quando lo sceriffo Tate comincia ad avere dei sospetti, Scrub dovrà aiutare la nonna a evitare una crisi diplomatica interstellare.

La prima pagina ti prende e non puoi fare a meno di andare avanti. Il protagonista viene scaricato da un taxi davanti al bed & breakfast e lui è riluttante ad entrare, e il tassista è riluttante a rimanere. Poi, nelle pagine successive, seguono una serie di stranezze: un poliziotto che fa un giro con la macchina probabilmente solo per dare un'occhiata a questo ragazzino durante la sua vacanza tra la prima e la seconda media; un signore alto più di due metri che uscito dalla pensione si mette ad annusare la cassetta postale; una specie di paparazzo che da dietro un cespuglio scatta delle foto. Infine, secondo capitolo, Scrub entra e la situazione è peggiore di quello che poteva immaginare.

Tradotto da Luca Tarenzi, Alieni in vacanza sembra uno di quei titoli che si leggono tutto d'un fiato e con alla spalle una storia originale, e quindi da comprare. Oppure me lo potreste regalare voi, no? :) 

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